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martedì 22 luglio 2014

Sollievo

Mesi fa, quando ho inaugurato questo spazio, parlavo di gratitudine. Essa, tuttavia, aveva un sapore euforico, un'aura più lucente, ma anche più superficiale. Mi sentivo grata, veramente, ma non sapevo da dove arrivavano i miei doni. Voglio dire: credevo di saperlo, ma non era così. 


Poi è scesa la nebbia. Ed io mi sono sentita fragile, sperduta, incapace e arrabbiata esattamente come mi sentivo prima. Prima che arrivasse lei.


Sin dalla gravidanza ho cercato di disegnare per me e per mia figlia una vita differente da quella che avevo avuto io, a partire dallo stile di accudimento. Il mio senso di solitudine non è mai stato tanto fisico, quanto spirituale. Cosa avrei dato per delle radici salde, per un esempio materno, accogliente e sicuro, al quale attingere. Partire da zero, reinventarsi, richiedeva sforzo e coraggio, mentre io desideravo che, per una volta nella vita, tutto filasse liscio e senza sforzo. Volevo essere accudita, io per prima. Mi è mancata quella atavica consapevolezza matrilineare, mi è mancato un cerchio di protezione. E' anche grazie a questa mancanza che ho imparato ad osservare gli altri in maniera diversa, le madri soprattutto. 

Se c'è una cosa di cui vado fiera è l'assenza di rabbia e rancore. Ho perdonato tutto quello che potevo perdonare, forse qualche sassolino è rimasto, ma è un peso leggero. E dopo tutto questo casino, sono libera. Tutto ciò che è stato, è davvero passato.

Per questo oggi io sono grata, in una modalità diversa da prima. E' una gratitudine piena di sollievo, serena, pacifica. 

2 commenti:

  1. è la prima volta che commento sul tuo blog che ho scoperto un po' di tempo fa ( io non ne possiedo uno) ma oggi mi sono ritrovata appieno nelle tue parole. Ho avuto un brutto rapporto con mia madre, forse oggi pacificato, per il fatto che io sono stra-adulta e lei vecchia e che viviamo a 400 km di distanza.Di tre figli sono sempre stata considerata quella più difficile, per non dire la pecora nera, semplicemente perchè non rientravo nei suoi canoni di come una figlia deve essere. Poi ho avuto tre meravigliosi figli, ormai adulti, ai quali ho cercato di trasmettere tutto l'amore (anche fisico, che a me è mancato moltissimo), l'attenzione, la complicità, la comprensione, le risate, i giochi fatti assieme.......10 giorni fa mia figlia Silvia, che ha 27 anni, mi ha abbracciato e mi ha detto " sei stata una mamma stupenda, ci hai trasmesso le cose davvero importanti della vita".Posso dirti che tu hai già iniziato, facendo respirare a tua figlia la tua serenità e la pace che trasmetti? Un abbraccio Emanuela ( da Genova)

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  2. Che belle parole, sia le tue che quelle di Emanuela. Oggi ho un po' di buio in testa e tu sei lieve e profonda al tempo stesso. Sono contenta di sentirti serena.

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